Scacco Matto - Il podcast di Geopolitica.info

Nella puntata si sono tirate le somme delle analisi e dei contributi proposti nelle diverse puntate di Scacco Matto, riassumendo quali sono i principali tratti dell'ordine internazionale liberale e quali le maggiori sfide che esso si trova ad affrontare. Si è inoltre approfondito quali siano gli strumenti e le risorse a disposizione del semplice interessato di politica internazionale, ma anche di coloro che la studino per obiettivi di ricerca o lavorino in ambito internazionale per rimanere aggiornati e comprendere le relazioni internazionali contemporanee. Gli ospiti della puntata sono: Elena Tosti di Stefano, CEMAS Sapienza Università di Roma; Lorenzo Termine, Dottorando in Studi Politici presso Sapienza Università di Roma.

A che punto sta l'Europa nella sfida geopolitica del Covid? Il nostro continente, unito sì ma sempre un po' rissoso e mai veramente unito politicamente quanto dovrebbe, si è dimostrato anche in questo anno poco "vaccinato" contro i rischi geopolitici derivanti dalle sfide della contemporaneità. Un contemporaneità fatta di minacce ibride, attacchi asimmetrici, e minacce di natura biologica alla stabilità economica e al benessere sanitario. Se è vero che questo genere di problemi potrebbe presentarsi con sempre maggiore frequenza a causa della velocità degli scambi globali, è necessario interrogarsi sui punti deboli evidenziati dal sistema europeo in questi lunghi mesi di pandemia, e in particolar modo sulla "corsa ai vaccini". Approfondiremo questi temi con gli esperti: Claudio Landi, Radio Radicale; Salvatore Santangelo, Università di Tor Vergata e collaboratore del Centro studi di Geopolitica.info.

Le recenti dinamiche che hanno interessato la politica internazionale e il settore spaziale lasciano intravedere l’apertura di una nuova corsa allo spazio. A differenza di quella di cui siamo stati testimoni durante la Guerra Fredda, stavolta ci troviamo di fronte a una corsa allo sfruttamento delle risorse spaziali, che di per sé “richiede” lo scioglimento di una serie di nodi dal punto di vista del diritto internazionale. Da tenere d’occhio è anche il settore dei lanciatori, vera e propria “chiave d’accesso” allo spazio, senza i quali la presenza dell’uomo fuori dall’atmosfera terrestre sarebbe impossibile. In questo contesto gli stati europei (chiamati a fronteggiare una forte concorrenza sia esterna che interna all'Unione Europea) stanno marciando nella giusta direzione? Approfondiremo queste tematiche con gli esperti: Valentina Mariani, UnitelmaSapienza; Marcello Spagnulo, MarsCenter.

Quelli passati sotto la presidenza Trump sono stati anni duri per la NATO. Mentre il presidente repubblicano accusava la Germania di approfittarsi delle risorse militari americane per disinteressarsi della sua sicurezza, il presidente Macron parlava di una NATO in stato di morte cerebrale, e invitava gli europei ad armarsi per dare all’Unione Europea un’autonomia strategica completa, che le permettesse di operare militarmente senza il bisogno degli Stati Uniti. Qual è lo stato delle relazioni tra due le principali potenze europee e la NATO? Perché Berlino e Parigi fanno parte dell'Alleanza Atlantica?Queste sono alcune delle domande alle quali ha risposto il nostro ospite Giangiacomo Calovini, docente 24ore Business School, collaboratore a contratto Senato della Repubblica, collaboratore di Geopolitica.info, editorialista del quotidiano “La Provincia” e del quotidiano “Breasciaoggi”.

In questa puntata analizzeremo le prospettive presenti e future della monarchia britannica. Nello specifico, parleremo dei due fatti che hanno portato nuovamente la monarchia sui giornali di tutto il mondo: nel primo caso le controversie legate al rapporto della famiglia reale con Harry e la moglie Megan; dall’altra parte il lutto per la scomparsa del principe Filippo, marito della Regina Elisabetta II. Successivamente, approfondiremo l’interessante tema circa i rapporti tra monarchia e giovani. Le generazioni più giovani vivono un malcontento nei confronti della monarchia? La sentono come qualcosa di obsoleto e hanno, magari, dei risentimenti nei confronti di queste persone? Queste sono alcune delle domande alle quali ha risposto il nostro ospite Dott. Antonio Caprarica, autore del libro “Elisabetta. Per sempre regina”.

Da una parte gli Stati Uniti del presidente democratico Joe Biden, con in cima alla loro agenda di politica estera il confronto tra super potenze con la Cina. Dall’altra il Regno Unito del conservatore Boris Johnson, che dopo l’uscita dall’Unione europea sta provando a rilanciarsi come attore internazionale con la Global Britain, ma deve fare attenzione alle dinamiche interne in Scozia e Irlanda del Nord. Quali saranno, nel prossimo futuro, i rapporti tra Washington e Londra? A questa e altre domande hanno risposto gli ospiti: Gabriele Carrer, giornalista presso Formiche.net; Alessandra Rizzo, Assistant Editor presso SkyNews.

L’intervento NATO in Libia nel 2011 ha dato inizio a un dibattito molto ricco in Italia. Ancora oggi si discute dell’opportunità dell’intervento e di cosa sarebbe meglio per l’interesse nazionale italiano. A 10 anni dall’operazione Unified Protector ripercorriamo le fasi antecedenti all’intervento ed esploriamo il ruolo di mediatore dell’Italia, guidata da Mario Draghi, nelle prossime fasi della ricostruzione. Cosa può fare l’Italia per la Libia nel rispetto del suo interesse nazionale? A queste e ad altre domande hanno risposto i nostri ospiti: Giorgio Cuzzelli, Generale in congedo dell’Esercito Italiano e Docente di sicurezza internazionale presso l’Orientale di Napoli; Mario Savina, analista di OSMED dell’Istituto San Pio V e collaboratore dell’area MENA di Geopolitica.info.

In questa nuova puntata di Scacco Matto parliamo dell’importante ruolo dell’Italia nel delicato processo di stabilizzazione di contesti post conflitto, in particolare cercheremo di comprendere quale e quanto importante sia stato il ruolo del nostro Paese nella penisola balcanica. Cercheremo, inoltre, di capire in che direzione si sia mossa la Comunità Internazionale che ha tentato, con una commistione di uso della forza e strumenti diplomatici, di ricostruire un tessuto sociale dilaniato da violenza e discriminazione.Approfondiremo questi temi con due ospiti: Andrea Carteny, professore di Storia delle Relazioni Internazionali presso Sapienza Università di Roma e direttore del CEMAS; Angelica Vascotto, Dottoranda in Istituzioni e Politiche presso l’Università del Sacro Cuore di Milano in co-tutela con l’Università di Sarajevo e collaboratrice del Centro Studi Geopolitica.info.

Cuba e Venezuela; il Foro di San Paolo e l'Alleanza Bolivariana per le Americhe: la volontà di ridurre il peso dell'influenza statunitense in America Latina non si limita al ruolo di tali soggetti ed esperienze interne. Il progetto revisionista autoctono è ormai da anni supportato e alimentato da importanti attori extraregionali. Come interpretare la penetrazione di Mosca e Teheran nello scacchiere geopolitico latinoamericano? Quali sono le opportunità e i rischi rappresentati dalla crescente rilevanza della presenza cinese nell’area?A queste e ad altre domande hanno risposto i nostri ospiti: Andrea Merlo, Research Fellow di Geopolitica.info e membro del Global Committee for the Rule of Law "Marco Pannella"; Carlo Catapano, Dottorando Università degli Studi Roma Tre e Coordinatore Area America Latina di Geopolitica.info.

Nella puntata n.12 di “Scacco Matto” affrontiamo il tema dell’influenza statunitense in America Latina prima e dopo la Guerra Fredda.Che cosa si intende quando si parla di area del football e area del baseball? Possiamo definire l’America Latina come il “giardino di casa” degli Stati Uniti? Come sono cambiate le relazioni interamericane con la caduta del muro di Berlino? A queste e ad altre domande hanno risposto i nostri ospiti: Loris Zanatta, Docente di Storia e Istituzioni delle Americhe presso l’Università di Bologna; Francesco Davide Ragno, Ricercatore di Storia e Istituzioni delle Americhe presso l’Università di Bologna.

Dalla fine della Guerra Fredda, il continente africano ha assistito a numerosi conflitti, prevalentemente interni, e rapidi cambiamenti. La crisi dell’egemonia statunitense ha causato però un progressivo disimpegno nel continente, lasciando spazio di manovra a nuovi attori. Cosa sta succedendo in Africa e quale ruolo giocheranno gli Stati Uniti in un ordine liberale in crisi? A questa e ad altre domande hanno risposto: Leonardo Baroncelli, Ex Ambasciatore presso la Repubblica Democratica del Congo e vice presidente di Naturefriends International; Mauro Garofalo, Responsabile delle Relazioni Internazionali della Comunità di Sant'Egidio.

Che cosa ha significato lo Stato Islamico nel mondo musulmano? Quali sono state le conseguenze sociopolitiche che ha generato? Quali possono essere le chiavi di lettura per comprendere un fenomeno così complesso ed articolato? A queste e ad altre domande cercherà di dare risposta l’esperto Alessandro Ricci (Ricercatore di Geografia Politica presso l'Università di Bergamo) che, con un approccio chiaro ed efficace, offrirà una panoramica dettagliata su quello che agli occhi di alcuni è risultato un sogno negato, per altri un nemico estirpato.

Nella puntata n.9 di Scacco Matto parliamo del confronto tra Stati Uniti e Iran. Il dossier iraniano rappresenta infatti uno dei più importanti per la politica estera di Washington degli ultimi anni. Vedremo come la postura statunitense nei confronti dell’Iran abbia rappresentato la principale linea di discontinuità tra le amministrazioni di Obama e di Trump. Successivamente, passeremo all’amministrazione Biden e ai primi tentativi di dialogo con l’Iran che si sono concretizzati con i colloqui diretti e indiretti a Vienna nell'ambito di un nuovo accordo nucleare. Quale possono essere gli scenari futuri, considerando anche le prossime elezioni presidenziali in Iran che vedono la compagine conservatrice fortemente favorita alla vittoria? Risponderemo a queste domande con due esperti: Lorenzo Zacchi, Funzionario Ufficio Legislativo al Senato e coordinatore area MENA Geopolitica.info; Tiziana Ciavardini, antropologa culturale e giornalista.

Nella puntata n. 8 di Scacco Matto parliamo della conformazione che l’ordine liberale a guida americana assume in Medio Oriente. La regione presenta alcune spiccate differenze rispetto ad altre aree: scopriremo insieme che questo ha molto a che fare con la presenza di Israele. Tratteremo anche del ruolo di una delle forze revisioniste dell’ordine liberale, il fondamentalismo islamico. Qual è stato finora l’approccio americano verso il Medio Oriente e i propri alleati e sfidanti? Come, e quanto, stanno cambiando le dinamiche nella regione?Queste sono alcune delle domande alla quale hanno risposto i nostri ospiti: Pietro Baldelli, Dottorando presso l’Università degli Studi di Perugia e Junior Fellow di geopolitica.info; Anna Maria Cossiga, Senior analyst della European Foundation for Democracy.

Trent’anni fa l’Unione Sovietica implodeva e il Patto di Varsavia veniva sciolto. Da allora le strutture euro-atlantiche sono avanzate in Europa orientale, non solo negli ex stati satelliti sovietici ma anche nelle ex repubbliche sovietiche. Una penetrazione di influenza nel suo Estero Vicino intollerabile per Mosca, che cerca così di arginare e contrattaccare coi mezzi a disposizione. L’Europa orientale – e l’Ucraina in particolar modo – tornano così ad essere un territorio ad alto valore strategico per le ambizioni incrociate di Mosca, Washington e Bruxelles e perno degli equilibri regionali tra NATO e Federazione Russa. Ne parliamo con due esperti: Andrea Carteny, Sapienza Università di Roma e CEMAS; Sorina Cristina Soare, Università di Firenze.

Le Amministrazioni Trump prima e Biden poi hanno definito la Federazione Russa una potenza revisionista e un competitor strategico, identificando in Mosca uno dei principali sfidanti all'ordine liberale insieme a Pechino. Il Presidente russo Vladimir Putin, il "nuovo zar", è stato spesso considerato come colui che ha riportato la Russia nel novero delle grandi potenze, ricostruendo il ruolo internazionale di Mosca, ma imprimendo una sostanziale svolta in senso autoritario della politica russa. Cos'è il putinismo quindi? Quali sono gli obiettivi strategici della Russia? A queste domande proveremo a rispondere con: Mara Morini, docente presso l’Università di Genova; Gabriele Natalizia, coordinatore del Centro Studi di Geopolitica.info e docente presso Sapienza Università di Roma.

Nell'Asia del Sud e nell'ASEAN una tematica che ha catturato l’attenzione di osservatori ed esperti riguarda la diversità dell'evoluzione delle forme di stato. In alcuni casi si è assistito ad un allontanamento nel cammino verso forme (sostanzialmente) più liberali, come ad esempio nella tormentata ed articolata storia politica del Pakistan. In altri casi, come Singapore, una forma ibrida definibile come "città stato" ha saputo garantire una certa stabilità. Da Singapore al Pakistan approfondiremo questi tematiche con due specialisti del settore: Stefano Pelaggi, Centro Studi Geopolitica.info e docente presso l'Università di Roma La Sapienza; Elisa Giunchi, docente di Storia ed Istituzioni dell’Asia presso l’Università degli Studi di Milano.

L’assetto economico e securitario della regione asiatica si caratterizza per dinamiche complesse e spesso incongruenti. Da un lato, i paesi asiatici rappresentano il perno dei processi di integrazione economica, della connettività e del dinamismo globale. Dall’altro, il panorama securitario rimane incerto e in costante competizione. I fiorenti legami commerciali continuano a coesistere con le rivalità tra le grandi potenze asiatiche. L’accordo di libero scambio RCEP e la rinnovata vitalità del QUAD sembrano riflettere questa tendenza. In tale contesto, quali sono le opportunità offerte da queste iniziative? Ne parliamo con la Professoressa Mosca, Segretaria generale dell’Associazione Italia-ASEAN e visiting professor presso l’Università Sciences Po di Parigi, e il Professor Pugliese, docente di Japanese Politics & International Relations presso l'Università di Oxford e Professore allo European University Institut.

Nella sfida all’ordine liberale rientra la ricerca di modi alternativi di concepire il cyberspazio e la gestione dei flussi di dati. Quest'ultimi sono la vera risorsa del sovranismo digitale cinese che, tramite il mezzo tecnologico, delinea il suo spazio informatico nazionale, proteggendolo dalle minacce esterne ed esercitando su di esso un controllo capillare. Governo, aziende, app: ognuno di questi elementi concorre ad un sistema che coniuga innovazione tecnologica e sorveglianza. Ne parliamo con Riccardo Nanni, dottorando presso l'Università di Bologna, e Simone Pieranni, giornalista de "Il Manifesto" e co-founder China Files.Ascolta la puntata!

Il dominio cyber è un terreno di scontro tra le grandi potenze mondiali. La sfida all’ordine liberale è portata avanti attraverso strumenti convenzionali e non. Il cyberpower permette a Stati come la Russia di giocare un ruolo chiave nello scenario internazionale. All’approccio aggressivo russo, gli Stati Uniti stanno rispondendo con maggior investimenti in cybersecurity. In questo contesto, l’Italia deve ancora definire le sue priorità strategiche nel cyberspazio e implementare misure adeguate di sicurezza informatica. Sarà sufficiente il nuovo approccio americano per fronteggiare gli APT russi? Quale ruolo avrà l’Italia nel cyberspace? A queste e ad altre domande hanno risposto Francesco Bechis, giornalista di Formiche.net, e Pierluigi Paganini, membro del Gruppo Cyber Threat Landscape - ENISA.Per scoprirlo, ascolta la puntata di Scacco Matto dedicata a Cyber&Tech.